Esistono cibi ed alimenti che siamo soliti consumare con cadenza quotidiana o quasi proprio perché li consideriamo salutari e proprio per questo non pensiamo che gli stessi possano procurarci degli effetti collaterali o delle conseguenze non troppo gradevoli per il nostro corpo. In realtà però dobbiamo sapere che consumare un qualsiasi alimento in quantità esagerata potrebbe nuocere alla salute.
In alcuni casi, poi, alcuni prodotti che crediamo benefici si rivelano essere tutt’altro poiché contengono al loro interno delle sostanze che possono farci male, ma di cui molto spesso non siamo consapevoli. Un chiaro esempio di tutto questo è quello da rappresentato dal tonno in scatola, che da sempre viene considerato un alimento di qualità ma che in realtà potrebbe esporci a diverse insidie. Ecco che cosa può contenere al suo interno.
Come si prepara il tonno in scatola?
Il tonno è un pesce molto consumato non solo nel nostro paese ma in tutto il mondo, poiché viene considerato nobile e soprattutto perché le sue carni contengono proteine e sostanze molto importanti per la salute. Questo pesce è pescato dalla preistoria e troviamo traccia del suo consumo in molte culture importanti che hanno saputo lavorarlo e utilizzarlo nelle maniere più consone.
I metodi per pescarlo sono vari, ma quello che conta è tutto quello che succede dopo, poiché molte volte la lavorazione del tonno avviene proprio sul luogo in cui viene pescato poiché gli impianti che sono adibiti alla lavorazione di questo tipo di pesce si trovano nei pressi dei pescherecci. Il tonno viene quindi pulito e ridotto in tanti piccoli filetti che, dopo essere cotti a vapore o ricorrendo alla bollitura e soprattutto dopo essere stati puliti e privati delle spine, vengono inscatolati all’interno di lattine e successivamente conditi con gli ingredienti che andranno a contenere.
Che cosa possiamo trovare all’interno del tonno in scatola?
Consumare tonno, però, non prevede di ingerire solo ingredienti di alta qualità poiché sono davvero tante le sostanze che possono essere ingerite dal pesce quando questo è ancora in vita e che potrebbero poi ripercuotersi negativamente sulla nostra salute una volta consumato l’esemplare in questione. All’interno del tonno è infatti possibile trovare:
- Metalli pesanti come il mercurio
- Condimenti eccessivi
- Conservanti pericolosi
Ovviamente l’elemento più pericoloso da prendere in considerazione è quello legato alla presenza dei metalli pesanti che, come tutti sappiamo, abbondano in certi oceani e che proprio per questo motivo potrebbero essere ingeriti dal pesce che nuota in quelle acque. Tra questi quello più pericoloso e potenzialmente mortale è proprio il mercurio, ma ne esistono tanti altri che a lungo andare potrebbero causare importanti problemi di salute.
Meno gravi ma non da sottovalutare i conservanti con i quali questo tonno viene trattato, poiché si vuole fare in modo che lo stesso possa durare il più a lungo possibile all’interno della scatoletta ed è chiaro che per ottenere questo risultato bisogna ricorrere a sostanze realizzate in laboratorio. I condimenti eccessivi, invece, rappresentano un vero rischio per tutte quelle persone che soffrono per esempio di pressione alta, in quanto troppo sale potrebbe nuocere alla salute delle loro arterie.